Dai, su, mettila una foto aggiornata ogni tanto.
Va bene. Però non da solo, che poi pare che m’atteggio.
Alle mie spalle, il ritratto dell’attrice Zhang Ziyi (La tigre e il dragone, La foresta dei pugnali volanti, Hero, Memorie di una geisha, giusto per citare i primi film suoi che mi vengano in mente) a opera di Serena de Gier, quadro che già si era visto come immagine di apertura di questo mio – come possiamo definirlo – risveglio narrativo, scelto come esempio di volto femminile di grande bellezza e rappresentazione ideale della mia personale Marlena.
(Poi, musa ispiratrice a parte, il volto della bellissima Zhang Ziyi avrà un ruolo ancor più importante, un giorno; ruolo che già le appartiene da parecchio tempo e attende paziente di venire disvelato.
Stay tuned, dunque, se vi va).
Terminata la prima parte delle storie che volevo raccontare, messi nero su bianco il primo, secondo, terzo, quarto e quinto capitolo della stagione 2023/2024, eccomi a rompere la quarta parete solo per un paio di annotazioni.
La prima, è che tutto ciò che ho raccontato fin qui, tranne qualche sfumatura secondaria, si è svolto proprio come l’ho raccontato.
Puro vangelo, si direbbero l’un l’altro Tex Willer e Kit Carson, dai lati opposti di una tavola con sopra due piatti di bistecche alte quattro dita e una montagna di patatine fumanti (scena che non mi viene in mente a caso, credo, poiché mentre scrivo queste righe s’è giusto fatta ora di pranzo).
La seconda – come ho avuto modo di commentare proprio poche ore fa, rispondendo a una cara amica che mi segue e mi legge sempre con affetto – è che non ho mai affrontato, prima, un arco narrativo così lungo, organico e articolato, e siam solo a un terzo di un cammino che per ora si dimostra corroborante e privo di asperità.
Si direbbe sia davvero giunto il tempo propizio della fertilità non più fine a se stessa e, quindi, del raccolto (o del racconto, per restare in tema).
Come direbbe il Re, dunque: vita alle messi!
(Alla fine un po’ me so atteggiato, ve’?
Eh sì, me sa de sì. Vabbè, pazienza).
Well, pausa di autocompiacimento conclusa. Procediamo.
CREDITS, NOMI E RIFERIMENTI:
Il Re | Marlena | Serena de Gier
e poi
Vita alle messi è un tormentone che compare nella ottalogia de La Torre Nera realizzata dal succitato Re, in particolare nel quarto libro, La sfera del buio.
Tex Willer e Kit Carson, due autentici satanassi, sono rangers del Texas creati da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galeppini, in arte Galep, ormai molte lune fa; e ancora sono qui che vivono e lottano insieme a noi. Le bistecche alte quattro dita con una montagna di patatine sono un copyright del buon vecchio Carson.
Zhang Ziyi, attrice brava e bella che apprezzo molto, capace sia di interpretazioni classiche al fianco ad esempio di Ken Watanabe, altro attore asiatico fra i miei preferiti, nel più recente remake di Memorie di una geisha – così come di Tony Leung (idem) in 2046 -, sia di evoluzioni acrobatiche secondo il canone tradizionale del cinema sino-giapponese, come ne La foresta dei pugnali volanti.
In La Tigre e il Dragone e in Hero riveste ruoli minori, ma di quelli che rimango impressi.
Un pensiero riguardo “Al terzo del cammin de nostra novella”