Tú me vuelve loco

 

Funziona così.
Lei mi manda questo video, mentre sono steso sul lettino della Dany a farmi fare un nuovo tatuaggio. Un lavoro programmato da tempo, ma che, per l’idea che contiene, si incastra in questo esatto momento di congiunzioni cosmiche con perfetta giustezza e pertinenza.
Mentre la Dany incide sottopelle da par suo, con mano gentile e sicura, io le racconto di lei. Fin qui nulla di strano, in questi giorni sto raccontando di lei a tutti coloro a cui tengo. Credo possiate intuire il perché. Sono convinto, sapete, che le cose migliori capitino quando siamo pronti a riconoscerle, e a viverle in modo grato, naturale, pieno. Come dite? Se mi sento pronto in questo particolare contesto? Facciamo così: prendetevi cinque minuti di pausa, andate a fare altro, distraetevi dall’argomento qui trattato. Poi tornate a leggere il resto. Sarà più o meno il tempo che occorrerà a me per ricompormi e smettere di ridere pensando alla vostra domanda.

Il video lo ascolto una prima volta un po’ distrattamente, per strada, dopo che la Dany ha terminato il lavoro e io sono uscito dal suo studio con lo smartphone all’orecchio, senza guardare le scene. Bueno, me gusta bastante. Pero. Pero nada, me gusta bastante y la cosa termina ahí.
Una volta a casa, me lo riguardo per bene. E.
E me prende ‘na cifra. JLo che canta nella sua lingua madre non l’avevo mai ascoltata né vista. Que mujer. Que artista. Una clip accattivante sotto ogni aspetto: musica, ritmo, estetica, costumi, coreografie, sensualità.
Come già detto, anzi, como ya se dijo, idioma. E significato. Che il testo, a volerlo considerare in senso letterale, diretto, suona pure lusinghiero. Halagüeño para mi, claro que sì. Pero.

Pero, ci conosciamo da 20 minuti, stiamo insieme da 10, e ‘sta cosa dell’anillo pa cuando, lo confesso, mi spiazza un po’. Giusto una punta, un interrogativo che si insinua in un angolo della mente mentre proseguo nella visione. Amo’, me verrebbe da domandarle più tardi, n’è che per caso ce sta quarcosa che me vorresti dì?

Ma verso la fine mi diventa tutto chiaro. Già da prima, in realtà, avrebbe dovuto esserlo. Un castello sul lago, una principessa, le armature in corridoio. Infine i duelli, i costumi, le simbologie espresse da ciò che i contendenti impugnano. Lui che assomiglia un po’ al King Arthur di Clive Owen, con farsetto e mantello e bastone del comando da centurione romano. Le quattro guerriere, etnicamente e culturalmente connotate, con lancia, mazza ferrata, katana e scimitarra. A due a due, essi danzano il proprio duello, il proprio confronto, con lui che al quarto affondo finisce lungo e disteso. Infine si rialza, indossa vestiti e mantello da grandi occasioni e si reca incontro alla propria signora, rendendole omaggio formale.

E dunque capisco.
Capisco che ci conosciamo da 20 minuti, stiamo insieme da 10, e lei
ha già capito di me più di quanto chiunque abbia mai capito di me non solo in così poco tempo, ma in una vita intera. Capisco che in soli 20 minuti, lei, di me, ha già capito tutto. E che le piace.

E dunque comprendo che, amo’, n’è che c’è quarcosa che vorresti dì tu a me, ma piuttosto io a te.
Che so ‘n omo fortunato. Ma davero. E pure tanto.

Un abrazo fuerte, mi diosa del bosque. Ya estoy loco por ti.
Y nunca he estado tan claro.
Y nunca me he sentido tan bien.
Es verdad.

Te quiero mucho,

Dario

12 pensieri riguardo “Tú me vuelve loco

    1. Cara Shera, non avevo dubbi che saresti stata la prima a esprimere una reazione in merito a questo post. Sia perché in ogni caso tu arrivi spesso per prima a commentarmi. Sia perché in questo caso particolare me lo aspettavo da te 🙂
      Buona domenica, e a presto!
      Anzi, feliz domingo, y hasta luego 😉

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      1. Davvero 🙂
        Aspetta che, mi è venuta un’idea… recupero il tuo numero da una mail di un par d’anni fa e ti faccio una proposta indecente 😉
        (don’t worry, fra poco capirai… 10-15 minuti, non di più)

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    1. Buonasera Massimo!
      Loco vuol dire pazzo, in effetti in questo preciso momento sono al telefono con lei e me lo sta ripetendo ogni tre secondi mentre le leggo il commento che ti sto scrivendo 😀
      Ora sai anche per quale motivo sono ridiventato un mezzo uccel di bosco così presto: certi fantastici cambi di paradigma necessitano di un po’ di tempo per poter essere assorbiti senza traumi permanenti ^_^

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  1. Io arrivo in ritardo come sempre…in ritardo qui sul blog, intendiamoci! 😉 Comunque sono molto felice per te e per questo tuo sentirti pazzo di felicità. Evvai! Sempre più in alto a toccare la luna e le stelle!

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    1. Grazie Caterina! Sì davvero, sempre più in alto, stasera finirò (probabilmente) perfino in tv a fianco del mio Capitano Eterno 😀
      E tutto in gran parte grazie a lei, alla mia diosa habanera. Estoy loco por ella, es verdad 🙂

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